L’odore acre di nepitella stringe i miei alveoli impauriti
adesso che è tutto fermo
e tutto tace
adesso che mi chiedo
quando tornerò a volare
se mai ho avuto ali per farlo
smuovo la terra nera
in questo mezzo metro quadro
e ripenso a tutti i mezzi metri quadri del mondo
in cui avrei voluto cristallizzare
lo spazio e il tempo
in reticoli inamovibili

quel mezzo metro quadro
tra le strade del Village
dove rovesciai violento la mia uretra
nella notte mite
in cui cercavo l’anima di Trane
ma trovai solo birre APA ad alta gradazione.

quel mezzo metro quadro
a Freak street
tra giocolieri di abissi
e tentatori di incertezze
steso col capo chino
ad ascoltare sarangi scordati
in attesa del prossimo joint

quel mezzo metro quadro
tra cime mozze d’Appennino
pedalando con la luna
tra campi di imperatori
e rocche dirute

quel mezzo metro quadro
tra i turbanti corrucciati
della Madrasa Bou Inania
tra smorfie di saggezza e di furbizia
di mercanti scaltri dalla pelle ruvida

quel mezzo metro quadro
dell’isola segreta a forma di farfalla 
un’onda lambisce le mie carni
e voluttuosa mi insegna a nuotare

e ancora quel mezzo metro quadro
in tutti i posti in cui sono arrivato
da tutti i posti da cui sono partito

le fronde di brassica fruticulosa
mi suggeriscono di restare
ma restare dove, quando?
io non so restare
io non so andare

Immoto fluttuo

Sicilia, Novembre 2020