Il 13 aprile scorso lo scrittore uruguaiano Eduardo Galeano è morto a Montevideo, all’età di 74 anni. Era da tempo malato di un cancro ai polmoni. Direttore della rivista Marcha tra il 1961 e il 1964 ha diretto, in seguito, il giornale di sinistra, Epoca (1964-1966). Nel 1976, sotto il regime di Videla, il suo nome venne aggiunto alla lista dei condannati dagli «squadroni della morte». Fuggì in Spagna, dove scrisse la trilogia Memoria del fuoco, in cui ripercorre il destino dell’America Latina attraverso fatti, storie, aneddoti e dittature . Ritornò in Uruguay nel 1985.

Tra i suoi libri più famosi, Le vene aperte dell’America Latina, reportage sul saccheggio ai danni del Sudamerica, dall’oro al petrolio.

Tra le altre sue opere ricordiamo Un incerto stato di grazia e Specchi. Una storia quasi universale (ricostruzione della storia umana attraverso metafore). Importanti anche i suoi libri sul calcio, ricordiamo
Splendori e miserie del gioco del calcio (1997, in italiano per Sperling & Kupfer), in cui racconta la storia di questo sport.


La Civilización Del Consumo

A veces, al fin de la temporada, cuando los turistas se iban de Calella, se escuchaban aullidos desde el monte. Eran los clamores de los perros atados a los árboles. Los turistas usaban a los perros, para alivio de la soledad, mientras duraban las vacaciones; y después, a la hora de partir, los ataban monte adentro, para que no les siguieran.

A volte, alla fine della stagione, quando i turisti se ne andavano da Calella, si udivano della grida provenienti dalla montagna. Erano le grida dei cani legati agli alberi. I turisti usavano i cani per alleviare la solitudine, finché erano in vacanza; e poi, al momento di partire, li legavano dentro il monte affinché non li seguissero.

(Traduzione di Marco M.)


La uva y el vino

Un hombre de las viñas habló, en agonía, al oído de Marcela. Antes de morir, le reveló su secreto:
– La uva –le susurró– está hecha de vino.
Marcela Perez-Silva me lo contó, y yo pensé: Si la uva está hecha de vino, quizá nosotros somos las palabras que cuentan lo que somos.

Un uomo della vigna parlò agonizzante all’orecchio di Marcela. Prima di morire le rivelò il suo segreto:
L’uva – le sussurrò – è fatta di vino.
Marcela Perez-Silva me lo raccontò, e io pensai: se l’uva è fatta di vino, forse noi siamo le parole che raccontano ciò che siamo.

(Traduzione di Marco M.)